venerdì 8 febbraio 2019

Midnight sun - review


34152811    



Titolo: Midnight sun

Autore: Trish Cook

1° pubblicazione: 2017

Numero pagine: 263












Trama: 

Seventeen-year-old Katie Price has a rare disease that makes exposure to even the smallest amount of sunlight deadly. Confined to her house during the day, her company is limited to her widowed father and her best (okay, only) friend. It isn't until after nightfall that Katie's world opens up, when she takes her guitar to the local train station and plays for the people coming and going.

Charlie Reed is a former all-star athlete at a crossroads in his life - and the boy Katie has secretly admired from afar for years. When he happens upon her playing guitar one night, fate intervenes and the two embark on a star-crossed romance.

As they challenge each other to chase their dreams and fall for each other under the summer night sky, Katie and Charlie form a bond strong enough to change them - and everyone around them - forever.



My opinion: 

⭐️⭐️⭐️

I'm gonna try with my first review in English...

I've read this book a couple of days ago and already haven't decided if I liked it or not.
In my opinion this is not a romance book, anyway not in the regolar way. I liked the love story between the two protagonists but I think the real love story in this book is between the girl and her father. 
I loved the relationship between father and daughter. That is simply amazing, lovely and touching! I mean this is the focus of the book. A teenager who have this kind of connection with her father is very emotional. And her father is simply one of the best parents you'll can ever imagine.
Talking about this part of the story I mean the book deserve 5 stars.
But the rest is.. I don't now. I haven't found it so special.

I've also liked the friendship between the protagonist and her best friend, but that's marginal in the story.
The love story is the real problem. It is normal, nothing of unforgettable. Nothing that make your heart pounding. Nothing new.

The author made a good job with the end, that's not real bad. But I like another kind of end when I read this kind of book.

Finally I can say I liked the book but not for the cause this's proposed.





sabato 2 febbraio 2019

Nella tua pelle - Recensione


13372025    



Titolo: Nella tua pelle

Autore: 

1° pubblicazione: 2004

Numero pagine: 186



Sulla copertina (che non si riesce a leggere): Lui nei panni di lei, lei nei panni di lui: un romanzo che potrebbe cambiare la vostra vita di coppia.




Trama: 

Paul e Marylinda sono sposati da sedici anni e hanno due figli. Lui è un musicista, lei consulente per le risorse umane. Negli ultimi tempi, le cose tra loro non vanno bene e, mentre sta per partire alla volta dell'ennesima riunione di lavoro, Mary sibila al marito una frase banale: "Vorrei che ti trovassi per un paio di giorni nei miei panni!". Il giorno dopo Paul si risveglia "nella pelle" della moglie e viceversa. Durante le quarant'otto ore successive entrambi dovranno affrontare una serie di peripezie e, soprattutto, scopriranno l'una dell'altro i segreti più incoffessabili. Quello che renderà la loro avventura rivoluzionaria è che, grazie a questa reciproca e profonda conoscenza, impareranno di nuovo ad amarsi e a stimarsi. 


La mia opinione: 

⭐️⭐️⭐️⭐️

Libro trovato in una libreria dell'usato e acquistato senza pensarci. Mi affascinano queste storie e mi incuriosisce sapere come l'ha elaborata l'autore.

La copertina dice che potrebbe cambiare la vostra vita di coppia. Ecco, io non credo. Se vi capitasse una cosa del genere, come ai due protagonisti, beh, certamente ve la cambierebbe. Con la lettura invece non ho trovato spunti interessati da questo punto di vista.
In ogni caso, mi è piaciuto molto!

Mi sarebbe piaciuto che il libro fosse più lungo. Mi sarebbe piaciuto che l'autore fosse andato ad indagare su più aspetti, che avesse creato qualche evento per portare i personaggi a scontrarsi ancora di più con la loro identità.
Mi ha colpito però la scaltrezza dell'autore nel risolvere alcuni problemi di base che, se non risolti avrebbero rischiato di bloccare la storia (per esempio lei non ha la patente ma, nel corpo di lui, acquisisce l'automatismo di lui e guida senza problemi, lui non sa truccarsi ma lo fa con scioltezza).

Mi è piaciuto come l'autore ha elaborato la storia. Per quanto la reazione dei due, svegliandosi nei panni dell'altro, può sembrare assurda e poco veritiera, bisogna tener conto che la situazione di per se è assurda e poco veritiera. Se avessero passato due giorni a piangere, urlare e andare dagli esorcisti, non si sarebbe sviluppata alcuna trama interessante.
Mi è piaciuto anche il fatto di tenerli separati e mi è piaciuta la loro prontezza di spirito ad aiutarsi e collaborare con l'altro.

Se ve lo stavate chiedendo ovviamente la storia indaga su quell'unica cosa che una donna non potrà mai provare come la prova un uomo e viceversa: il sesso. La cosa è estremante divertente e, a mio avviso, molto ben sviluppata, assolutamente credibile e coerente.

È una storia incredibile, assurda, impossibile (?) ma merita la lettura.
Un libro consigliato a uomini e donne, più o meno giovani, in coppia oppure no. Leggero, carino, divertente ma che offre di certo un'altra prospettiva.






Le nostre anime di notte - Recensione


34095611    



Titolo: Le nostre anime di notte

Autore: ent Haruf

1° pubblicazione: 2015

Numero pagine: 186










Trama: 

È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me?
Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.


La mia opinione: 

⭐️⭐️⭐️⭐️

Non sapevo cosa aspettarmi. Avevo tanto sentito parlare di questo Haruf sempre in maniera entusiasta.
Inizialmente non mi stava piacendo.
Ho ritrovato lo stile delicato e sussurrato di cui ho letto in diverse recensioni, l'ho capito. Non mi piaceva.
Oltre a questo non capivo lo scopo dell'autore. Non capivo dove volesse andare a parare. Mi continuavo a chiedere: e quindi?
Ho continuato la lettura e ho deciso che sono ancora troppo giovane per capirlo davvero. Per tanto continuava a non interessarmi troppo questa storiella sussurrata fatta di sprazzi della vita di due persone che sembrano non portare ad alcun che.
Poi ho cominciato a capire e alla fine devo dire che questo libro mi è piaciuto molto.
In poche pagine ci sono un sacco di spunti interessanti.
Rimane il fatto che non credo il romanzo si possa rivolgere ad ogni tipo di pubblico. Di certo i giovanissimi lo troverebbero noioso e perderebbero interesse per una lettura che, se fatta più avanti, poteva lasciare molto.
Credo si molto adatto a delle persone in la con gli anni o che stanno per esserlo e per chi ha dei genitori in la con gli anni o che stanno per diventarlo.
Quello che i giovani non riescono a capire e che i due protagonisti spiegano benissimo e che cambia l'età ma non cambia lo spirito. Cambiano gli interessi, le necessità, i desideri, i modi di vedere e di pensare. Ma non lo spirito.
La comunità chiusa, di vedute ristrette, finte moraliste, finte perveniste (tutte quelle cose che a me fanno uscire di cervello insomma) è fatta di persone, singole persone, che con la loro mente piccola e ottusa, feriscono indirettamente gli altri.
Ma tutto sommato nella comunità c'è qualcuno non così tanto ottuso e, a parer mio, dalla narrazione non si avverte poi tanto il peso del pensiero della comunità. Quello che si avverte, e che mi ha sconvolto, è il pensiero del figlio - quindi più giovane dei protagonisti e che pertanto ci aspetteremmo di vedute più ampie - che si fa influenzare da quello che è il pensiero della comunità.
Non è il fatto che si sia fatto influenzare che mi ha schifato, è il fatto che abbia anteposto le chiacchiere della comunità (in cui lui nemmeno vive) alla felicità di sua madre.
Per questo motivo ritengo che, se una persona non più giovane può trovarla vicina a se e sentirsi affine ai protagonisti, un giovane dovrebbe leggerlo attentamente e riflettere su se stesso controllando di non fare, ne nel presente ne nel futuro, gesti come quello che del ragazzo che, in un solo colpo per colpa della sua piccola mente chiusa, ha rubato attimi di felicità a tre persone contemporaneamente.








venerdì 1 febbraio 2019

The Elite (The Selection, #2) - Recensione


23294998    



Titolo:  

Autore:  

1° pubblicazione: 2013

Numero pagine: 312


Nota personale: Il numero delle pagine è puramente indicativo e non rispecchia la quantità di contenuti.

Non fatevi ingannare dalla copertina, è molto bella, ma è l'unica cosa bella.






Trama: 

Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality show che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che la lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perché allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere… Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.



La mia opinione: 

⭐️

Se credevate che il primo capitolo della serie fosse un libro stupido è perché non avete letto questo!

Questa recensione potrebbe ⚠️ contenere spoiler 📣 (in realtà non c’è nulla da anticipare perché non succede nulla in questo libro). 
Comunque, leggete attentamente gli spoiler 🚨 così evitate di perder tempo a leggere il libro.
Ora la smetto di chiamarlo libro perché, in realtà, è un’accozzaglia di pagine in cui c’è un’accozzaglia di parole messe un po’ a casaccio che, tutte assieme, non riescono a fare un discorso.

Per tutta la lettura ho pensato: ma perché l’hanno pubblicato?!! Come la protagonista, nemmeno io sono riuscita a trovare risposte alle mie domande.
Faccio i complimenti all’editore che ha trovato qualcuno che sia riuscito a scrivere una quarta di copertina (come ha fatto a capire la trama che non c’è???). 
Editore, però: insisti a chiamarla distopia! Questo non va bene❗️ Non si dicono le bugie!

Spoiler📍 Nel nostro futuro distopico, i regnanti sono tiranni (come è giusto che sia) e la nostra protagonista fa questa riflessione: “Chi era quell’uomo per permettersi di fare ordini? Certo, era il re, ma in realtà era solo un tiranno.” [😧 Non c’è bisogno che commenti, vero?] 
E continua: “In qualche modo si era convinto che tenere in stato di oppressione chiunque fosse un bene per tutti. Come poteva essere una benedizione essere costretti a vivere in un angolo della società? Come poteva essere un bene che a Illea ci fossero limiti per tutti tranne che per lui?” 😲 [Che brutto cattivone!!!!]
E poi continua: “Sapevo che [il principe Maxon] sarebbe stato migliore di suo padre. Perlomeno lui era capace di compassione.”😵
Che bella la distopia con un compassionevole principe!! È proprio il mio primo pensiero quando penso ad una distopia. 😘

Ma non è finita. Dovete sapere che questi regnati che, come giustamente America nota, sono solo dei tiranni, hanno in serbo due difficilissime prove per le nostre signorine dell’Elite. La prima impervia prova sarà organizzare un party!! Questo stremerà le nostre damigelle 🤒 lasciandole completamente senza forze. Spoiler📍 Alla fine ce la faranno e i party riusciranno. Loro, soprattutto la nostra America, supereranno la tremenda, difficoltosa, prova di coraggio e di destrezza. Vi risparmio le modalità, non era nulla di interessante comunque.

La seconda prova è ovviamente più difficile della prima.
Spoiler📍 Faccio una citazione un po’ lunga ma vi assicuro che merita!!
“Quando arrivò quel momento, Silvia iniziò chiedendoci che cosa ci appassionasse maggiormente. Io scrissi la mia famiglia, la musica e poi, come se quella parola stesse invocando di essere scritta, la giustizia. [🙄 America, dai!!!]
«Il motivo per cui ve lo domando è che di solito la regina viene messa a capo di un qualche comitato, qualcosa di utile per il Paese.[🧐 La distopia trallalà🧚🏼‍♀️!!] La regina Amberly, per esempio, ha avviato un programma per insegnare alle famiglie a prendersi cura dei loro membri affetti da infermità mentali e fisiche. Troppi vengono abbandonati per le strade [🤐] quando i loro cari non sono più in grado di occuparsene, e il numero di Otto [gli Otto sono la casta più bassa, quella di cui una tiranna non dovrebbe preoccuparsi.] sta crescendo a livelli insostenibili. Le statistiche degli ultimi dieci anni hanno dimostrato che il suo programma ha contribuito a mantenere basse quelle cifre, il che è una sicurezza per tutta la popolazione. [Che poi è il primo pensiero la mattina di un tiranno in una distopia.🤫]»
«E noi dovremmo ideare qualcosa di simile?» chiese Elise con aria nervosa.
«Sì, questo sarà il vostro nuovo progetto», disse Silvia. «Al Rapporto dalla capitale di Illéa, fra due settimane, vi chiederemo di presentare la vostra idea e di suggerire il modo di attuarla.»
….
«Ma è davvero utile?» chiese Celeste. «Piuttosto preferirei studiare qualcosa che potremo usare davvero.»
Capivo che sotto quel tono interessato, quell’idea l’annoiava o la preoccupava.
 [🔁La nostra America, come viene continuamente ribadito è un sacco un sacco intelligente. Ma un sacco!!]
Silvia parve inorridita. «Eccome se lo userete! Chi diventerà principessa sarà responsabile di un progetto filantropico!»”
[Fi-lan-tro-pi-co! 🤩 Definizione da Treccani: che tende a promuovere il bene. Voi direte: Tu hai letto la traduzione e in America non c’è la Treccani. Vero. Cito dalla versione inglese: “something that benefits the country” “the new princess will be in charge of a philanthropy project.” Un regime in cui i tiranni aiutano il popolo!! 😍 ]

Come ho letto in diversi siti e recensioni questa distopia è bella, a differenza di Hunger Games, perché non c’è violenza. 🐼🐣💐💗
Io quando non voglio leggere cose violente leggo i romanzi rosa, ma io sono una tipa strana.

Ma, come dicevo, la nostra America è tanto tanto intelligente e fa sempre sempre riflessioni sensate. Ha sempre bisogno di un po’ di tempo per pensare. Il punto è che ha un sacco di tempo perché non ha un bel niente da fare ma non pensa comunque.
E quindi, cito ancora.
“Per la prima volta sentii una vera scarica di entusiasmo. Ecco un progetto che mi avrebbe consentito di mettere in mostra le mie capacità. [E qui ti alzi dal divano pensando: ecco, la svolta! 🙌🏼 ] Ero decisa a dedicarmici anima e corpo e speravo di riuscire a produrre qualcosa che potesse davvero fare la differenza. [Dai!!! 👏🏼Bene!!] Forse avrei perso comunque, forse non volevo vincere. Però mi sarei avvicinata il più possibile a diventare una principessa e avrei fatto pace con la Selezione.” [Io questa frase non l’ho capita 🆘. Non volevo vincere=non volevo diventare principessa, perché vincere=principessaMi sarei avvicinata a diventare principessa=vincere.❓Io non riesco a capire.]
La citazione continua ma devo fare un appunto📌: tra le parole precedenti e quelle che seguono non ci sono parole, pensieri, dialoghi, storia… c’è una riga bianca, vuota. 
Cito di nuovo l’inizio della citazione precedente: “Ecco un progetto che mi avrebbe consentito di mettere in mostra le mie capacità.” [🙌🏼] Da questo io capisco (ma mi pare che capisco poco) che America ha avuto una super idea!
Poi c’è la riga vuota e riprende:
“Non c’era speranza. [🤦🏼‍♀️] Per quanto ci provassi, non riuscivo a trovare una sola idea per il mio progetto filantropico. [Ma come???? 😱] Pensai e lessi e pensai ancora. Parlai con le mie cameriere, ma anche loro non avevano nessun suggerimento. [Ma come??? E le tue capacità??😱] Avrei chiesto anche ad Aspen, ma erano giorni che non avevo sue notizie.” 

Ma come si sa: chi si assomiglia si piglia!!
E allora vi cito un piccolo passaggio del principe Maxon.
“Ecco un altro mio difetto: incomincio a perdere la pazienza con i ribelli. Sono stufo di avere a che fare con loro.”
Caro principe🤴🏻, i ribelli lo fanno apposta perché sono dei cattivoni.
Ma questo ce lo spiega meglio America: “Dall’inizio della Selezione, ci avevano attaccato due volte: prima i Nordisti, che avevano solo intenzioni dimostrative, e poi era toccato ai più agguerriti Sudisti, perciò comprendevo benissimo la sua stanchezza.” Io questi ribelli dimostrativi li adoro proprio!!! 🤗
La parte interessante è che l’autrice li ha creati veramente! Come dicevo nella recensione del libro precedente, i ribelli non hanno alcuna funzione se non spaventare le ragazze. Infatti … citazione: 
[I ribelli hanno attaccato il palazzo e America è scappata nel bosco e si arrampicata su un albero, una ribelle l’ha raggiunta, l’ha vista, ha sorriso e se ne è andata.]
“Ha stupito anche me. Non mi è sembrata arrabbiata, e neppure minacciosa. Anzi, mi è sembrata normale.»
Ripensai alla distinzione fra i ribelli che faceva Maxon e capii che quella doveva essere una Nordista
 [👍🏼] .Non aveva la minima traccia di aggressività, era solo intenta a portare a termine il suo compito. E non c’erano dubbi che l’attacco della notte prima fosse opera dei ribelli Sudisti [👹] .Significava qualcosa, che gli assalti non fossero stati solo in successione, ma portati da due gruppi diversi? Forse i Nordisti ci tenevano d’occhio aspettando di trovarci già provati? Sapere che spiavano il Palazzo con tanta attenzione mi spaventava.
Allo stesso tempo, l’aggressione era stata quasi buffa.
 [🤔 esser spiati spaventa, attaccati no.] Erano semplicemente entrati dalla porta principale? Per quante ore erano rimasti a Palazzo a collezionare i loro tesori? [📍Giusto perché non vi venga la curiosità e la malsana idea di leggere il libro, vi dico che queste, come tutte le altre domande, rimarranno senza risposta.] E questo mi fece ricordare.
«Aveva dei libri con sé, tanti», dissi.
Aspen annuì. «A quanto pare, succede spesso. Non ho idea di che cosa se ne facciano. Immagino che li usino per accendere il fuoco. Presumo che dove stanno loro faccia freddo.»” 

🤣🤣🤣🤣 No, ragazzi!!! Io qua mi son messa a ridere e non la finivo più!!! 🤣😂😆🤣😂😆 
I ribelli rubano libri a palazzo per fare il fuoco!!!! 🤣 E attorno al palazzo c’è un bosco con la legna!!! 🤣 Altro che ribelli dimostrativi, sono ribelli cretini!!! 🤣 E il genio di principe in questione è sempre il futuro re che prendere importanti decisioni. 🧐

E a proposto della genialità del principe mi tocca fare un’altra citazione. 
Il re, con il principe, è andato in Nuova Asia per vedere la situazione della guerra o qualcosa di simile (sempre non ho capito bene ma, come vedrete, non sono stata l’unica a non capire.)
“«E allora, com’è stato il tuo viaggio?» [chiede America]
«Strano», confessò [Maxon]. «Alla fine siamo andati nella parte rurale della Nuova Asia. Papà ha detto che si trattava di una qualche disputa locale, ma quando siamo arrivati noi era tutto rientrato.» Scosse la testa. «Sinceramente, non ho capito [😏]. Abbiamo passato un paio di giorni in giro per vecchie città cercando di parlare con la gente del posto.

«E poi voleva parlare della Selezione.
 [sempre Maxon the genius parla] Credo che abbia pensato che un po’ di distacco mi avrebbe fatto bene [i viaggi padre figlio nei paesi in guerra sono i migliori], aiutandomi a trovare la giusta prospettiva o qualcosa del genere. [Nei giorni in cui questi due idioti sono via, la regina, madre del principe e moglie del re, è un cencio, ditrutta dal saperli in mezzo ad una guerra. E dal momento che questi non danno loro notizie, teme pure che siano morti. Invece sono in giro a cazzeggiare.] Onestamente, sono stanco che tutti gli altri discutano di una scelta che dovrei fare io.»

Maxon si schiarì la voce e tirò fuori dalla tasca un braccialetto di perline.
«Come ti dicevo, abbiamo girato per un paio di città e nella bottega di un’anziana signora ho trovato questo.
 [🤥 il re aveva detto che la situazione era tragica, invece si sono messi a fare shopping.] È blu», aggiunse sottolineando una cosa ovvia. [ecco, appunto]«Mi pare che questo colore ti piaccia.»
«Adoro il blu», sussurrai.
Lo guardai. Qualche giorno prima era all’altro capo del mondo e aveva visto quello in un negozio… e lo aveva fatto pensare a me.
[Dite la verità! 😇 Vi stanno venendo gli occhi lucidi con tutto questo romanticismo!! 💕]
«Non ho trovato niente per nessun’altra, perciò ti dispiacerebbe tenere la cosa fra noi?» Feci sì con il capo. «Non sei mai stata il tipo che si vanta», mormorò.”

Ci sono un altro paio di eventi tra cui uno violentissimo che avrà sicuramente deluso, indispettito, sconvolto e amareggiato i fan della saga che ha come funzione quella di eliminare una concorrente, aumentare le pagine del libro e far vedere quanto sia misericordioso e compassionevole ma anche maturo e pronto al comando, il principe. (Ovviamente non è vero, passerà comunque per minc..one. E lo stesso aggettivo sarà attribuibile anche ad America per i pensieri infantili e scriteriati che si scateneranno nella sua testolina.)
Se a qualcuno frega (immagino di no) l’evento violento è una fustigazione (15 colpi sulla schiena a lui e 15 sulle mani a lei) di una concorrente e una guardia che sono stati beccati ad amoreggiare.

Per il resto delle pagine (in cui lo stile è sempre quello che avete potuto gustare nelle citazioni) America fa inconcludenti pensieri senza senso sul suo ex Aspen e su Maxon. I due poveri ragazzi non fanno niente poverini ma lei deciderà che uno non la ama più, poi che la ama di nuovo. E quell’altro? Ah, anche lui si innamora, disinnamora e lei di lui. E così via. Perché? Come? In che ordine? A seguito di cosa? 😳
Eeee ma che curiosi che siete!!!! Non si fanno queste domande! Sono cose personali! E che cavolo!
Però è romaaaaaantico! 😍 Tu, lettore, sei sempre sul chi va là! 😯 Chi sceglierà, alla fine, America?????? 
Io vorrei che, alla fine, i due le facessero 😝. Invece... ❌🚫 super spoiler 🚫❌ sceglierà il principe!
Però io non ne avrò mai la certezza perché, per me, The Selecion: finisce qua. 😅 (...forse...)

The Selection (The Selection, #1) - Recensione


17616433    



Titolo:  

Autore:  

1° pubblicazione: 2012

Numero pagine: 312


Nota personale: Il numero delle pagine è puramente indicativo e non rispecchia la quantità di contenuti.

Non fatevi ingannare dalla copertina, è molto bella, ma è l'unica cosa bella.




Trama:

In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono seleziona la propria moglie grazie a un reality show. Spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un Palazzo che non conosce. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...

La mia opinione:

⭐️⭐️

2* e 3/4

*** potrebbero esserci degli spoiler 📌ma, niente paura, dalla copertina è chiaro come va a finire❗️***

Mi è piaciuto? Tutto sommato .
È un bel libro? No, decisamente.
Quindi.. perché mi è tutto sommato piaciuto? Non lo so, forse per una morbosa curiosità, ma ero intrigata ad andare avanti.

Perché è brutto?
Per prima cosa non è una distopia, è un romance 💖. Non che mi aspettassi una vera distopia, dalla copertina si capisce immediatamente a cosa si va incontro, ma già partiamo male se l’autore e l’editore lo propongono come quello che non è.

Seconda cosa: è scritto male. Ed è anche strutturato male. La cattiva scrittura e la cattiva struttura non gli permettono di venir classificato nel distopico. Questo è un romance ambientato in un futuro potenzialmente distopico ma che in realtà è un’accozzaglia di cose senza senso. 
Proseguendo la serie le cose verrano chiarite? Sicuramente no, perché già in questo primo capitolo quelle che vorrebbero essere delle spiegazioni, in realtà sono delle parentesi casuali e confuse. Più volte ci imbattiamo in qualcosa che sembra essere l’inizio di una sorta di chiarificazione sulla società, sugli avvenimenti, sul mondo in cui ci troviamo ma che immancabilmente finiscono con dei puntini di sospensione o, più semplicemente, nel nulla.

La piccola remota possibilità di avvicinarsi ad una distopia crolla completamente quando il principe, venuto a conoscenza delle gravose condizioni delle caste inferiori, decide di elargire aiuti in loro favore! No, ecco: no! Un monarca, in particolare in un futuro distopico, se ne frega che la plebe muore di fame, anzi! 
Quindi: il principe (riguardo ai suoi genitori, re e regina, non sappiamo se ne fossero a conoscenza) scopre che la plebe muore di fame; lui prima viveva sulla luna quindi non avrebbe potuto saperlo, e così decide di votarsi al comunismo e togliere ai ricchi per dare ai poveri! Bello, molto distopico!!

In questa società poco chiara, la nostra eroina è una 5 (su 8 classi dove 8 è la peggiore) e il suo “ragazzo” è un sei. Lei muore di fame, vive in una grande casa con giardino e ci ripeterà allo strenuo per tutto il libro che la sua famiglia ha fame. Fame vera. Eppure di pane non si parla mai. Mangiano pollo, frittelle e altre cose buone.. 🥞🍭🍩 per un totale di tre piccoli pasti al giorno. Ci sono inoltre sempre degli avanzi da portare al suo ragazzo. Lui, infatti, è ancora più povero di lei, lui patisce ancora di più la fame, sono proprio poveri! Eppure lui ha delle monetine che gli avanzano che regala a lei. 
Ora, capiamoci: se sei povero in canna e devi mantenere cinque persone, non regali le monetine ad una persona che sta meglio di te (anche perché questo implica che tu abbia altri soldi di taglio più grande cosa che ti rende automaticamente non-povero in canna!)! Se tu e la tua famiglia state letteralmente morendo di fame, raggruppi le monetine e ci compri qualcosa. 
Invece no, il nostro Aspen (che a me fa pensare a montagne innevate e corse sugli sci) getta le monetine (perché lei, altra povera, non le usa queste monete, le tiene in un barattolo, come se fossero dei fiori) come fanno i per-niente-poveri con i centesimi rossi di Euro.
Ad un certo punto lei riesce a risparmiare dei soldi (il come rimarrà sempre un mistero perché il giorno prima pativa la fame) e decide di investirli per cucinare per lui. 
“Avevo preparato una cena molto abbondante … e cucinato dolci per giorni.” 🎂 
Regola di sopravvivenza base: se una persona sta morendo di fame non gli si dà un sacco di dolci! Così rischi di ammazzarlo! Gli si da del pane, un brodo.. cose semplici!! 
Ad ogni modo lui purtroppo non muore, cosa che poteva essere interessante, ma seguono altri eventi senza senso e senza criterio.

Ricordiamo che questi morti di fame (e lo ripetiamo perché la protagonista non fa altro che ripeterlo: hanno proprio fame, non mangiano) sono degli strafighi! Lui non è magro, debole e pallido. È bello, forte e prestante! Come? Beh, in un romance lui deve essere figo per forza anche se sta per morire.

E, a proposito di questo, parliamo di scrittura: le descrizioni! Le descrizioni!!! 🤦🏼‍♀️
Signora autrice, sappia che ogni persona che legge un libro, in particolare romance e in particolare le donne e in particolare quelle giovani, prendono la descrizione del protagonista maschio e la elaborano leggermente secondo i propri gusti. Quindi, per descrivere questi adoni poteva scrive: Aspen è come l’uomo più bello che puoi immaginare. Sarebbe stato più onesto. Invece noi sappiamo che è: "alto, ma non troppo. Magro, ma non troppo." ??
Anche le descrizioni di altri personaggi o eventi sono così: lasciano libero sfogo all’immaginazione. L’autrice, infatti, quando non trova la parola, mette dei punti di sospensione. Tutto sommato è divertente! È come un libro game! :)
E poi i nomi sono di una bruttezza atomica! 

La trama… Ah, la trama! 
Potenzialmente le idee potrebbero esserci. Potenzialmente-potrebbero.
Il punto è che le cose sono confuse e sconclusionate. Poco ha senso.
Lei è povera e ama un povero più povero di lei. Ci sono le caste. Siamo in America che non si chiama più America e ci sono dei ribelli. Cosa vogliono i ribelli? 🤷🏼‍♀️ Boh, fare un po’ di casino, tanto per. Ci sono i ribelli nordisti e i ribelli sudisti. I nordisti sono insediati in un posto e sono nomadi! (Nomadi o insediati? Mah! Insediati ma non troppo, credo.) Fanno irruzione nel palazzo ma non succede niente di drammatico. Ma quindi? Fanno irruzione perché… 
I sudisti, invece, “sono molto più… letali.” 
“Avvengono (gli assalti al palazzo) un paio di volte all’anno, da quanto sono riuscito ad intuire.” dice il principe. Il principe vive nel palazzo. Il principe è riuscito ad intuire quando casa sua viene assalita. Il principe diventerà re, e che qualcuno l’aiuti!! 😥

Lei ha questo fidanzato, vogliono sposarsi. Sono innamorati. Lui la convince a partecipare a sta cavolo di selezione, per i soldi. Lui la molla, il motivo non esiste, dovrebbe aggiungere pathos alla cosa e dare un movente a lei per innamorarsi del principe.
Lei viene scelta. Parte e decide che difenderà le caste inferiori. Come? Boh. Lo fa? Assolutamente no.
Incontra il principe. Questo governa il regno (è oberato di lavoro e impegnato con mille decisioni) assieme al padre ma nessuno prende mai in considerazione la sua opinione. Come queste due affermazioni possono coesistere? Boh. 🤷🏼‍♀️

Il principe è il nuovo futuro tiranno, figlio di un tiranno che ha sposato la donna più buona e dolce del mondo, regnati che si amano tanto. Il principe è un cucciolotto che ridacchia sempre, figo, super impegnato ma che non può far niente a livello lavorativo (?), super preoccupato e triste per dover scegliere moglie in questa maniera. Tesoro, sei il principe, figlio del re, questa è una monarchia: se una cosa non ti piace la puoi cambiare! Puoi fare come caxxo ti pare! Sei il futuro re! 👑
Al principe questo non è venuto in mente e così subisce questo triste destino.

America insulta il principe perché era un tantino prevenuta nei suoi confronti (d’altra parte un re che fa vivere il popolo in miseria tanto buono non è.). America si scusa con il principe perché vuole rimanere a palazzo a mangiare e far avere i soldi alla famiglia. Il principe la perdona. America insulta il principe di nuovo. America si scusa. Il principe la perdona e decide di tenerla li perché.. ovviamente non c'è un evento o una spiegazione che possano dare un senso alla cosa ma è chiaro che lui la deve tenere a palazzo, a lei che è diversa dalle altre (quindi, siccome non è un'oca come tutte le altre, può insultarlo), altrimenti come farà mai la nostra eroina a diventare principessa!?!

Il principe e tutte le cameriere ridacchiano in continuo. In realtà le uniche azioni che l’autrice concede alle cameriere sono quella di ridacchiare e quella di affaccendasi attorno ad America. 
Poi abbiamo una certa varietà di eventi senza senso che ci portano all’innamoramento tra America e il principe. Lui capisce di amarla (dopo due giorni) lei ci mette due libri credo ma comunque è innamorata ancora della località sciistica che l’ha piantata senza motivo.
Su questo doppio amore fa dei ragionamenti sensati? No, mai.

Come vengono eliminate le altre ragazze? Semplice, ci vengono in aiuto i ribelli. La loro funzione, infatti, non è quella di avere un ruolo nella storia o nella società, perché effettivamente non fanno una vera e propria ribellione e nessuno sa dirci perché la fanno, loro servono ad eliminare le concorrenti. Ad ogni invasione, infatti, qualche ragazza se ne va perché ha tanta paura e, alla fine, il buon principe manda via la maggior parte di loro perché preoccupato per la loro incolumità. E così comincerà il secondo libro.

Ci sarebbero degli spunti interessanti ma sono così nascosti e trascurati che non mi va di soffermarmici.

Quindi, nulla ha senso, è scritto male male, da pagina zero sappiamo come finirà, non solo il libro, ma tutta la serie.. eppure fa voglia di leggerlo e di andare avanti, in qualche modo. Quindi leggerò il seguito! 👍🏼